C'è tanto bisogno di formazione e coaching

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Ebbene si, c'è tanto bisogno di formazione e coaching.

Più mi immergo e appassiono in questo mondo fatto di grandi soddisfazioni ma anche tanti sacrifici e amare sorprese, più ritengo l'essere umano privo di formazione tanto da compromettere non solo i rapporti personali (in questo caso necessitano di Psicologi) ma compromettono anche il proprio lavoro o attività nel caso siano imprenditori.

Finisco il 2022 con tanta gioia nel cuore per aver intrapreso finalmente una strada che mi appaga e completa, mi eccita e rende tante soddisfazioni; la più grossa? Aiutare gli altri.

Una persona un giorno raccontando la sua storia ha citato un racconto orientale: il quale diceva che non si può scappare da cosa siamo nati per fare, che quella fiamma interiore che ci smuove, che ci fa prendere decisioni durante tutta la nostra vita è fonte del nostro io profondo che spesso per tutta una esistenza non capiamo o non vogliamo ascoltare cosa ci dice, verso cosa ci muove. Il risultato è una vita priva di gratificazioni ed uno scopo chiaro del nostro PERCHÉ!  

Durante questo ultimo anno grazie all’accademia che ho frequentato e che sto frequentando mi ha portato ad essere un Coach Aziendale professionista e attestato, ho avuto il privilegio di avere in mano gli strumenti giusti per capirmi. Per ascoltarmi e mettere su carta (letteralmente) il mio obbiettivo professionale. Ed ho visto che ci ho sempre girato in tondo, qualsiasi cosa facessi nella mia vita: professionale e privata, tutto aveva un unico denominatore… la ricerca della professionalità, della correttezza, della concretezza. E tutto questo doveva concludersi nel migliorare non solo la mia vita ma anche di tutte le persone che entravano nella mia cerchia.

Beh, ho assolutamente espresso le fondamenta del Coach e del Coaching. E attenzione ho volutamente usato questo termine e non Formazione. C’è una differenza concreta e importante, in tanti dicono di formare, in pochi sanno essere un Coach e fare Coaching.

Ma voglio tornare all’oggetto del mio articolo, la poca formazione che in tanti hanno e che ho potuto meglio notare quest’anno.

Lo so, ora dirò cose scomode, qualcuno mi criticherà (quando mai non succede?!) ma non posso venire meno a quello che ho sempre fatto, essere onesto, come me stesso e con voi che mi ascoltate e seguite! Spesso i detti dei nostri nonni hanno una fondamento di grande saggezza e ragione ed uno di questi detti che spesso mi ronza nelle orecchie è “il pesce puzza dalla testa”. Perché dico questo? Perché mai come quest’anno abbiamo toccato i minimi termini in fatto di mancanza di personale, professionalità del personale, motivazione del personale, responsabilità del personale ma… siamo sicuri sia solo colpa del personale??? Ma voi imprenditori del settore turismo quanto investite sul vostro personale???

Avete mai pensato di fargli frequentare corsi di specializzazione? avete mai pensato di frequentare assieme a loro dei corsi per migliorare il rapporto lavorativo? Avete mai fatto qualcosa per il vostro personale che sia oltre l’assumerlo e farlo arrivare lo stesso giorno in cui parte la stagione? Perché già da qui si dice tutto. Ma soprattutto avete mai pensato che anche voi manca della materia per andarci d’accordo con questo personale? Lo so la cosa più facile e dare la colpa al reddito di cittadinanza, alla poca voglia dei giovani, ecc. ecc., cose che sento da 20 anni nelle vostre strutture. Ma in 20 anni non mi ho mai visto fare nulla o molto poco oltre che lamentarvi, quello si, lo fate bene.

Certo d’altro canto chi cerca lavoro dovrebbe essere professionale, su questo non c’è dubbio ed infatti non ci sono scuse per le figure rilevanti, uno Chef, un Maître, un Direttore d’hotel che si presenti con i rispettivi titoli non può che essere un professionista che si occupa del suo lavoro e si forma anche in privato. Su questo non si discute e potrei fare decine e decine di esempi dove trovo poca o quasi per niente professionalità. È pieno i social di gente che si veste da grande Chef dopo aver visto una stagione intera di Masterchef (unica competenza in materia) o che si vestono da moralizzatori e criticatori seriali di ogni datore di lavoro e poi non sanno la differenza tra un lombo e un filone. Oppure hanno zero controllo delle proprie dispense e della gestione degli ordini. Potremmo scrivere un libro di aneddoti veramente di basso livello che non fare bene a nessuno.

Ma in una struttura ricettiva di turismo che sia Hotel o Ristorante non c’è solo lo Chef o il Maître od il direttore, ci sono anche una decina di dipendenti che fanno una grossa parte del lavoro, una importante parte del lavoro e che nessuno gli da la giusta e importante riconoscenza… in fondo si prendono solo cura del vostro cliente, perché non pensare di renderlo PROFESSIONALE?!

Perché non pensare che la ragazza che accoglie al front office i vostri clienti debba avere la giusta formazione, impostazione e valori che non gli da una scuola appena si diploma se lo è. Perché non preoccuparci se le donne ai piani hanno cura del dettaglio nelle camere dei vostri ospiti o per gli spazi comuni. Perché non preoccuparci se i camerieri o comì siano sempre adeguati nei modi e metodi visto che sono le persone più a contatto col vostro cliente di nessun altro.

Avete mai fatto capire le linee guida della vostra struttura, i ruoli  avete mai condiviso i valori che vi portano ad essere Albergatori, Ristoratori ed in genere persone che ricevono turisti da tutto il mondo? 

Ma soprattutto voi, avete mai tirato fuori il perché che vi spinge a fare il lavoro che fate???

E se non lo avete mai fatto voi che siete il punto di riferimento della Riviera ma non solo, direi dell’intera Nazione in fatto di turismo, come pretendete che lo faccia un 20 enne che fa centinaia di km per passare una estate estenuante senza nessuno che creda in lui???!!! 

Ed allora quando dicono che il pesce puzza dalla testa non posso che essere d’accordo.

Ma se continuiamo a darci la colpa gli uni con gli altri non ci caviamo un ragno da un buco e credetemi, siamo arrivati alla resa dei conti della nostra riviera. Manca davvero poco che ci venga posto un conto amaro, molto! Ed allora sarà troppo tardi, ecco perché sono qui, ecco perché come sempre ho bisogno di fare qualcosa per me e per gli altri e spero che queste parole siano un scossone per qualcuno che abbia voglia di cambiare. Di mettersi in dubbio. Di farsi un esame di coscienza e tutti insieme fare qualcosa.

Cosa? Formarci, farci aiutare. Io l’ho fatto raccogliendo grandi risultati. Quando la mia azienda mi ha affidato il compito di Responsabile dell’area nord ho avuto l’esigenza di portare risultati per il compito assegnatomi e non sono stato con le mani in mano o mi sono vantato dei miei trascorsi ed ottimi risultati che mi hanno portato a quella posizione. Ho messo le mani al portafoglio, ho messo in discussione il mio modo di pormi nel mondo del lavoro ed ho chiesto come rendere più performante il tutto. 

E voi certe domande e certe decisioni ve le siete mai fatte? Beh signori, con tutto rispetto ma se siamo arrivati qui direi proprio di no.

Beh allora non è tardi, io del mio ce l’ho metto. Io ci sono e sono qui per aiutarci. Perché solo se pensiamo e ragioniamo che siamo tutti sulla stessa barca non possiamo che cominciare a remare tutti dalla stessa parte. 

Ho già cominciato a presentare il mio progetto ai Presidenti delle Associazioni Albergatori della Riviera. A breve lo renderò pubblico a tutti. 

Fino a quel giorno non mi stancherò mai di essere al vostro fianco per cercare di migliorarci insieme, perché dal nostro impegno nasce il lavoro di tutti, il vostro, il mio quello di tutti i dipendenti che girano intorno al nostro mondo. 

E questo deve essere fonte di grande responsabilità per tutti noi che possiamo fare qualcosa di concreto!!!

Bruscaglia Alex